GITA DEL 25/05/06
Finalmente è giunto il gran giorno della traversata dei monti pisani: un percorso di crinale di circa una trentina di chilometri. Di buon mattino, alle 6,30, ci siamo trovati al cimitero di Vicopisano, luogo indicatissimo perché al ritorno eravamo stanchi morti, e i presenti erano Fabio, Carlo 1, Carlo 2, Mauro di Fornacette, Mauro di Firenze, Gabriella, Enza, Paolo il chimico, Renzo, Loreno il tomber de femmes, Edo l’ingegnere, Francesco il bronzato, Grazia e Vannino, Sergio. Oggi sono chiusi gli uffici del catasto di Prato e di Firenze. Stranamente manca Massimo visto che oggi è previsto un appuntamento enogastronomico presso un ristorante sul percorso. Partenza in auto verso S.Maria del Giudice e sosta per la prima colazione in un bellissimo bar-pasticceria e quindi via verso il passo Dante dove abbiamo fatto una foto ricordo in gruppo, poi di crinale verso il monte Faeta, alle pendici del quale il gruppo si è diviso: alcuni (3: Mauro di Firenze, Loreno, Edo) hanno optato per il fittone e gli altri per la via più lunga e meno faticosa. Chi ha fatto la via lunga ha comunque raccolto alcuni funghi porcini che poi sono stati divisi fra tutti i componenti della gita, Se qualcuno crede che questo (la spartizione in parti uguali) sia vero gli si può anche raccontà che Cristo è morto di sonno. Arrivati in cima, dove gli altri ci aspettavano da 1 ora, siamo scesi verso Pian della Croce e poi risaliti verso Santallago, abbiamo aggirato lo spunzone, siamo andati sul piazzale del monte Serra e siamo scesi verso il bivio per Calci, dove trovasi il ristorante “I Cristalli” per il meritato compenso (delle calorie). La Signora ha messo 1,5 Kg. di spaghetti che sono durati meno di un battito di ciglia ed allora quando si è ripresentata le abbiamo detto: l’assaggio è stato ottimo, se ora ce li vuol portare………..
Purtroppo Grazia ha mangiato un bel piatto d’insalata. Il pasto è proseguito con un fetta di dolce e un ponce, poi siamo ripartiti per l’ultima fatica, ma tutta in discesa: il Capo è un fenomeno per questo tipo di strategia. In pratica ci sarebbe da dire che, mentre i fiorentini sono stati guidati sul luogo del disastro aereo, dove c’erano 2 biacchi di sesso diverso molto avvinghiati tra loro, il Capo è scappato tirandosi dietro un gruppetto di fuggitivi, facendo anche un sentiero diverso da quello che aveva detto ed allora gli è stato dato, in contumacia, il cartellino rosso.
P.S: Il mago Gatto Siffredi ci ha dato alcuni consigli utili per avere un passo più spedito in montagna ed una resistenza maggiore sul monte di Venere che sono riportati qui sotto:
1) 2 cucchiaini di miele, 4 cucchiai di fiocchi d’avena ed 1 banana: amalgamare il tutto e buttare giù per tirarsi su.
2) Prendere 2 pastiglie di “guaranà” (si trova in erboristeria) oppure mettere sotto la lingua se la necessità è impellente
3) Un prodotto chiamato “Vivaren” e seguire le istruzioni.
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